La speranza dei precari della scuola
Una notizia importante dall’Europa, che dà speranza ai precari che da anni fanno funzionare le nostre scuole. Mentre la Corte di Giustizia Europea emanava la sentenza, la V commissione del Consiglio Regionale della Toscana appovava una risoluzione sullo stesso tema. Ora tocca al Parlamento e al Governo compiere atti conseguenti.
A votare in 38 su 100
Nella modernissima Emilia Romagna a votare ci vanno in 38 su 100. La tentazione è di accampare scuse, tanto il PD ha vinto. Tutto bene, se hai voglia di prendere o di tenere il palazzo. Molto male, se dici di avere grandi progetti, e poi ti ritrovi con poche gambe per farli camminare. Il non voto stavolta è stato un fatto rumoroso. Può far breccia ancora di più. Oggi centinaia di migliaia di persone hanno fatto il passo che mai avevano fatto prima. La protesta “attiva” di chi non si sente ascoltato. Questa è la novità, e non è una bella novità.
Samantha tra le stelle
Una bella emozione la prima donna italiana nello spazio. Buon viaggio a Samantha tra le stelle.
Gli errori dell’Italicum e della legge toscana
Notizie di stampa riportano che Gaetano Silvestri, presidente della Corte costituzionale che bocciò il Porcellum, nella sua recente audizione alla Commissione affari costituzionali del Senato ha detto parole chiare sull’Italicum. Ha ricordato che non si può fare una riforma a metà (l’Italicum cambia solo le regole di elezione della Camera), mettendo così in grande agitazione gli stati maggiori dei partiti. Poi, avrebbe aggiunto anche due “piccole” cose:
- che una volta messo il premio di maggioranza non si possono mettere anche le soglie di sbarramento;
- che i capilista bloccati sono una cosa di dubbia costituzionalità, o si fanno liste bloccate molto corte (di tre candidati) o si mettono le preferenze o si fa il collegio uninominale.
Insomma, Silvestri avrebbe detto praticamente le stesse cose di quei sette consiglieri e consigliere regionali del PD (me compresa) che non hanno voluto votare la legge toscana perché, con i suoi listini mescolati alle preferenze e le sue soglie d’accesso alte e differenziate, era ed è a forte rischio di incostituzionalità.
A dar man forte alle tesi di Silvestri, in particolare sulla questione delle soglie di sbarramento, ci sarebbero state, nella stessa seduta, anche le parole molto severe di due altri costituzionalisti, Ida Nicotra e Gaetano Azzariti.
Ora, è vero che Silvestri non è più nella Corte costituzionale, è vero che c’è in giro anche chi dice che “Tutto va ben, madama la marchesa”, però forse sarebbe meglio ascoltare molto attentamente chi l’ha fatta la sentenza della Corte sul Porcellum. E se, giustamente, gli si dà credito quando dice che è assurdo riformare solo mezzo Parlamento, sarebbe bene prendere appunti anche sul resto.
Perciò, appuntino anche al PD Toscano: agli errori commessi si può ancora rimediare, ne va della correttezza e della legittimità delle prossime elezioni regionali. Gli accordi con Forza Italia e Verdini non valgono il rischio: via i listini, soglia di sbarramento unica al 3% come nei comuni.
Le ragioni di Landini
E SECONDO VOI NON HA RAGIONE LANDINI?
Siamo arrivati al dunque. Dice che la legge delega sul lavoro (cd. Jobs Act) sarà approvata certamente entro l’anno, e certamente anche con il voto favorevole di una parte della minoranza del PD. Dice che è stata trovata una “mediazione”, che riguarda il licenziamento per motivi disciplinari, qualche garanzia sui controlli verso impianti e non verso persone, e un po’ di risorse in più per i cd. “ammortizzatori sociali”, cioè le garanzie di reddito per chi perde il lavoro. Tutto il resto rimane tale e quale. Landini dice che è una brutta mediazione (per la verità ha detto parole un po’ più esplicite …). Chi avrà ragione?
Vediamo nel merito il contenuto della “mediazione”, e diamo per buono tutto quello che dicono i giornali, visto che testi non ce ne sono. Poi, se gli emendamenti concordati saranno diversi, c’è sempre tempo per cambiare opinione. Leggi oltre →
Il Manifesto è tuo
Si può aiutare il nuovo manifesto, e anch’io l’ho fatto. Perché non si spenga un’altra voce libera basta poco, ed è scritto qui sotto.
Binario 16
Binario 16 stazione di S.M.Novella. Li, da dove il 9 novembre 1943 partirono 300 ebrei deportati verso i campi di sterminio, oggi le ragazze e i ragazzi leggono le lettere dei bambini che furono internati nel campo di Terezin. Cerimonia molto commovente e autentica. Grazie a questi ragazzi e ai loro insegnanti che dedicano il loro tempo e lo studio anche a coltivare la Memoria.
Torna l’Italicum con modifiche. Una tappa verso il presidenzialismo?
Sembra che presto potremmo avere la nuova legge elettorale nazionale. Si parla da qualche settimana di alcune modifiche che il Presidente del Consiglio – Segretario del PD vorrebbe apportare al testo fin qui approvato dalla Camera e ora all’esame del Senato (AS 1385). Renzi l’ha detto anche ufficialmente davanti ai parlamentari del PD. Di cosa si tratta? Anzitutto dell’attribuzione del premio di maggioranza al partito vincente e non alla coalizione. A prima vista, questa scelta sembra ininfluente per il PD che, accreditato di gran lunga come primo partito, potrebbe farla comunque, anche se la legge prevedesse il premio alla coalizione. Per tutti gli altri, invece, la cosa ha un certo peso, e lo si capisce se si aggiungono le modifiche “collegate”: innalzamento della soglia di ballottaggio al 40% (l’Italicum attuale la pone al 37); abbassamento delle soglie d’accesso, oggi molto elevate e differenziate (12% per le coalizioni, 4,5% per i partiti coalizzati, 8% per quelli non coalizzati), fino a prospettarne l’unificazione al 5 o al 4 (ma c’è chi dice al 3%). Quindi, per Forza Italia ci sarebbe il rischio di andare alle elezioni da sola. Sembra che Berlusconi potrebbe accettare queste modifiche solo se il PD gli desse la garanzia di non andare alle elezioni nel 2015, dandogli così il tempo di ricostruire il campo del centro destra. Leggi oltre →
Le manganellate no
No, le manganellate contro gli operai no. E niente bugie, chi ha colpa di questa azione violenta deve risponderne. Rispettare chi manifesta.
Tutti puntuali a Roma
Tutti puntuali alla riunione, buona discussione, approfondimenti utili, proposte ben accolte. Unico neo la sala era un po’ piccola.