Nessuna saggia … (fb 3 aprile 2013)

aprile 3, 2013admin2013, da FACEBOOK0
Su 31.213.168 donne residenti al 1° gennaio 2011 in Italia non è possibile che non ce ne fosse qualcuna saggia!

Mai più al governo senza le donne. Se non ora, quando? – Firma la petizione!

Daniela ha appena firmato questa petizione su Change.org .

Sono ancora necessarie 238 firme!

Istigazione al femminicidio (fb 29 marzo 2013)

marzo 29, 2013admin2013, da FACEBOOK0
Spero che le Autorità preposte intervengano immediatamente per rimuovere questa pubblicità che istiga al femminicidio. Questo è un segno di inciviltà!

 

 

Un sabato diverso (fb 16 marzo 2013)

marzo 16, 2013admin2013, da FACEBOOK0

Un sabato diverso dagli altri. A Firenze, da tutta Italia, si manifesta per la legalità e la libertà. Appuntamento alle 8 alla Fortezza da Basso, poi in corteo fino allo stadio. E’ la giornata della memoria in ricordo delle vittime delle mafie. Semi di giustizia Fiori di corresponsabilità. Chi può ci sia. Scappo, sennò faccio tardi…

Il coraggio di Teresa Mattei (fb 13 marzo 2013)

marzo 13, 2013admin2013, da FACEBOOK0
Ho incontrato più volte Teresa Mattei. Ho ammirato il suo coraggio, il suo lavoro di Costituente e l’impegno costante per i diritti dei bambini e delle donne. Tutta la mia gratitudine

 

www.altreconomia.it

 

In ricordo dei fiorentini deportati a Mauthausen

ANED – 69° anniversario del trasporto dei deportati fiorentini verso Mauthausen

8 marzo 2013 – Piazza Santa Maria Novella, Firenze – Intervento di Daniela Lastri

I nostri morti , i nostri morti deportati non  dobbiamo dimenticarli. Per questo è giusto ogni anno venire qui e ricordare. Soprattutto insieme ai giovani. Ricordiamola, questa terribile vicenda della deportazione dopo gli scioperi del marzo 1944, che coinvolse soprattutto uomini e giovani adolescenti. L’8 marzo del 1944 li misero in carri bestiame e poi li portarono nel campo di concentramento di Mauthausen. Adolescenti come Mario Piccioli, preso e messo così su quel carro in modo assolutamente casuale.

Perché dobbiamo essere qui? Perché dobbiamo combattere i rigurgiti del negazionismo, di chi – passati gli anni – non vuole né sentire né vedere. Perché bisogna dire a chi oggi sostiene che c’è stato anche un fascismo buono di tornare a ricordare che le deportazioni si facevano con il protagonismo della Guardia Nazionale Repubblicana; persecuzioni, scorribande punitive, torture, uccisioni di innocenti furono fatte dai nazisti e dai fascisti insieme.

Gli scioperi del ’44 furono la più grande protesta di massa attuata senza aiuti dall’esterno, senza armi e con grande energia e sacrificio. Non fu solo il più grande sciopero in Italia dopo vent’anni di dominio fascista, fu il più grande sciopero nell’Europa occupata dai nazisti. E tutti sanno che questo sciopero ebbe anche risvolti importanti per favorire lo sviluppo della Resistenza.

Per questo, a 69 anni di distanza, abbiamo il dovere di ricordare, di non perdere la memoria degli avvenimenti. Non vogliamo che il tempo aiuti l’oblio.

Per questo, la Regione promuove il Treno della Memoria ad Auschwitz, che coinvolge centinaia di giovani, e Provincia Comuni e Regione vanno ogni anno con gli studenti delle nostre scuole a Mauthausen.

Voglio concludere con le parole di Julius Fucik, dirigente della Resistenza cecoslovacca, impiccato a Berlino l’8 settembre 1944: “Non dimenticate, vi chiedo una sola cosa, se sopravvivete a questa epoca non dimenticate. Non dimenticate né i buoni né i cattivi. Raccogliete con pazienza le testimonianze di quanti sono caduti per loro e per voi. Un bel giorno oggi sarà il passato e si parlerà di una grande epoca e degli eroi anonimi che hanno creato la storia. Vorrei che tutti sapessero che non esistono eroi anonimi. Erano persone, con un nome, un volto, desideri e speranze, e il dolore dell’ultimo fra gli ultimi non era meno grande di quello del primo il cui nome resterà. Vorrei che tutti costoro vi fossero sempre vicini come persone che abbiate conosciuto, come membri della vostra famiglia, come voi stessi.”.

Noi faremo così.

Con Don Ciotti (fb 7 marzo 2013)

marzo 7, 2013admin2013, da FACEBOOK0

Don Ciotti è stato da noi in questi giorni, al Parlamento degli studenti della Toscana. Abbiamo ascoltato parole forti contro le mafie, che si sono insediate anche qui da noi. Se vogliamo combattere la mafia non dobbiamo temere di dire la verità. Il 16 marzo saremo con Don Ciotti, a Firenze, alla 18esima giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia. Una manifestazione di popolo per dire da che parte stiamo.

Nuova legge elettorale toscana (fb 7 marzo 2013)

marzo 7, 2013admin2013, da FACEBOOK0
Nuova legge elettorale della Toscana, si può far presto e bene. Ho provato a dirlo in questo articolo.

 

L’8 marzo con le donne del volontariato (fb 7 marzo 2013)

marzo 7, 2013admin2013, da FACEBOOK0

L’8 marzo lo viviamo anche così, ripercorrendo insieme la partecipazione delle donne nel volontariato e nell’associazionismo. Ci vediamo in Consiglio regionale alle 15, Sala delle Feste, via Cavour 18.

Nuova legge elettorale toscana: si può fare presto e bene

Articolo pubblicato sul Corriere fiorentino del 6 marzo 2013.

Caro Direttore,
intervengo sul dibattito che avete avviato sulla legge elettorale regionale con l’intervento di Valdo Spini e la risposta di Enrico Rossi. Fatta la riduzione dei consiglieri a 40, è ora possibile passare decisamente a discutere e ad approvare la nuova legge elettorale. Nei prossimi giorni si riunirà il gruppo di lavoro costituito dall’Ufficio di Presidenza, che dovrà operare celermente senza attendere esiti nazionali. Penso che sia il tempo per ogni gruppo e per ogni consigliere di dire la sua, anche presentando proposte di merito. Credo sia possibile fare alcune scelte di base che riassumo così: no alle liste bloccate, regionali o provinciali che siano; accettare l’idea che si deve permettere ai cittadini di scegliere direttamente i propri eletti con i collegi uninominali (che io preferisco) o con il voto di preferenza; prevedere un premio di maggioranza per la governabilità e garanzie per il pluralismo della rappresentanza delle minoranze; affermare il principio della democrazia paritaria (metà uomini e metà donne) nei collegi uninominali o nel voto di preferenza. Proporrei anche il limite di due mandati, verificando gli spazi di disciplina regionale diretta o, in alternativa, di iniziativa regionale verso il Parlamento nazionale.
E’ chiaro che il confronto sulle leggi elettorali riguarda tutte le forze politiche, ed è giusto e necessario ricercare ogni possibilità di intesa; è naturale che si potrà uscire dal dibattito anche sostenendo soluzioni diverse da quelle da cui all’inizio ciascuno è partito. Perciò credo che sia da considerare ben accetta ogni proposta, uscendo da una tradizionale modalità di discussione che impedisce di pronunciarsi e di esporsi per timore di sbagliare o di bruciare questa o quella strada. Nessun buon accordo viene fuori se non ci si fida un po’ degli altri, soprattutto in momenti come questo, nei quali è prioritario trovare strade che servano alla stabilità delle istituzioni e garantiscano ai cittadini la scelta su chi deve rappresentarli e chi deve governare. Fondamentale è che il confronto sia portato all’attenzione dei cittadini e delle loro associazioni, in modo argomentato e approfondito, affinché la discussione sia quanto più possibile partecipata, pragmatica e non ideologica. Infine, dobbiamo dimostrare capacità di decidere, e perciò è bene darci tempi ragionevoli ma certi di conclusione del dibattito, come si fa in ogni buon processo democratico. Credo che prima della pausa estiva si debba arrivare alla proposta di fondo su cui lavorare; fatto questo, la definizione tecnica e l’approvazione della legge si può fare in un mese. Per quel che mi riguarda, cercherò di attenermi a questo programma.

Stavolta non sono d’accordo con il Presidente Napolitano (fb 2 marzo 2013)

marzo 6, 2013admin2013, da FACEBOOK0

Stavolta non sono d’accordo con il Presidente Napolitano, che, a quanto sembra, non vede di buon occhio proposte di governo che non dimostrino di essere già in grado, sulla carta, di farsi dare l’ok da Camera e Senato. E’ vero che egli non può più sciogliere le camere, ma il suo successore questa possibilità ce l’ha. Nel parlamento italiano c’è un fatto assolutamente nuovo, che è stato voluto dagli elettori: tre forze, sinistra, destra, movimento 5 stelle, nessuna autosufficiente, non vogliono e non possono appoggiare lo stesso governo, e nessuna maggioranza è possibile contro la sinistra. Monti, che ha chiesto il voto degli italiani e ha raccolto consensi irrilevanti, non può più andare avanti. Dunque, o c’è un accordo di governo (almeno?) tra sinistra e M5S o si deve tornare alle elezioni. E tra un governo di minoranza della sinistra e un governo di minoranza “tecnico” solo il primo è legittimato dal voto. Sono le regole della democrazia, che vanno tenute ferme prima di ogni cosa. E se in Parlamento non c’è modo di decidere a chi tocca, si faccia subito una legge elettorale che affidi agli elettori, con il doppio turno, la scelta definitiva. Non mi illudo, so che non è di buon auspicio per il PD tornare a elezioni mentre in Italia vince il populismo (non saprei come chiamare diversamente l’esito di queste elezioni, indipendentemente dalle responsabilità dei protagonisti). Ma un grande Paese non può essere in preda al non-governo per troppo tempo, ne va della vita delle persone. Anche per questo, in un passaggio drammatico per l’Italia, il PD e la coalizione Italia Bene Comune dovrebbero restare uniti, chi può cerchi di ricordarlo.

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