Il lavoro delle donne
Il 5 marzo ore 15.30 abbiamo invitato Chiara Saraceno insieme a Franca Alacevich e Vittoria Franco a dialogare sul lavoro delle donne e il welfare in questi tempi di crisi. Spero di vedervi in questa interessante occasione.
Il volto moderato della Lega
Salvini manifesta con i fascisti, croci uncinate e slogan contro gli immigrati. È “il volto moderato della Lega”, quello che ci nascondono le interviste giornaliere in TV (Salvini è sempre dappertutto). Oggi questi contano poco, domani chissà. Per questo, quando si scrive la nuova Costituzione, bisogna scriverla per i tempi facili e per quelli difficili.
Pensieri
Ma questa Fiorentina? Il cuore un po’ si allegra, in questa domenica piena di pensieri.
Daniela e Vanessa, e la lettera alla ministra
La ministra risponde e si impegna. Conteranno i fatti, e se arrivano diremo ok
LA BUONA LEGGE TOSCANA SULLE PROVINCE
25 febbraio 2015, il Consiglio regionale della Toscana approva a larghissima maggioranza (con soli 3 astenuti) la legge proposta dalla Giunta sul riordino delle funzioni delle Province. Una buona legge, piena di impegni concreti dell’unica Regione italiana che, a oggi, ha osato di più.
Qui di seguito metto il mio intervento nella discussione generale, con il quale ho motivato il mio voto favorevole. Leggi oltre →
IL GIOCO A PERDERE DELLE RIFORME
Devo tornare sulle riforme costituzionali ed elettorali perché siamo a un nuovo decisivo passaggio. Però, nello scrivere queste opinioni, il disagio è forte. Ben altre difficili situazioni riempiono la cronaca. L’Italia non cessa di essere allo stremo, basta guardarsi intorno. Il Jobs Act riempie le pagine dei giornali con polemiche sempre vive sui licenziamenti individuali e collettivi. L’Europa è al bivio della Grecia, ai confini c’è l’Ucraina. La Libia è tragicamente più vicina e il Governo ha parlato perfino di interventi militari. Veramente non se ne può più di riforme giocate come al Poker. Di nuove istituzioni abbiamo un bisogno urgente, perché la democrazia perde colpi dappertutto, ma i problemi interni e internazionali sono talmente grandi e impegnativi che le riforme si dovrebbero fare bene e nei tempi giusti, e con lo stesso spirito con il quale è stato eletto il Presidente Mattarella. Soprattutto pensando al bene comune e all’unità nazionale, non agli interessi di bottega. Leggi oltre →
17 febbraio 1980
17 febbraio 1980 a Firenze manifestazione nazionale del PCI per la Pace con Enrico Berlinguer in piazza Signoria. Sono passati 35 anni. Quel giorno io e il mio compagno, figgicciotti (lui di Napoli) poco più che ventenni, decidemmo di stare insieme. Giornata lunghissima e bellissima, un giro immenso per la città, praticamente ci raccontammo tutta la vita di prima. Insieme abbiamo costruito le nostre giovani vite, aiutandoci sempre l’un l’altra e le abbiamo portate fino al tempo attuale. Stamani ci siamo fatti gli auguri, stasera si va fuori a cena insieme.
Contro l’imperativo
Parole giuste.
Mentre la maggioranza propone un Senato di nominati e una Camera pure (almeno largamente), l’opposizione – 5s e Lega – propongono di togliere la libertà dal vincolo di mandato imperativo (art. 67 della Costituzione): se passassero entrambe le proposte, avremmo un Parlamento di nominati che possono votare solo come gli dice il loro partito, ovvero il loro Capo. Tanto vale, a questo punto, votare solo il Capo e poi che faccia lui, scelga una manciata di fedeli o di scherani che vadano a comporre un Parlamento di una ventina di persone, che tanto si sa come votano. Mi chiedo: c’è ancora qualcuno che ha a cuore la democrazia liberale, in questo Paese: http://goo.gl/ApfGS8
Grazie amiche mie
Voglio ringraziare Cavallaro Nicolina, Emerita Cretella Nuti, Maria Grazia Lazzaro Pugliese, Marta Torcini, Gabriella Bellucci, Annalisa Maggi e tutte e tutti coloro che hanno contribuito alla bella, partecipata e interessante serata. Riconoscere la violenza sulle donne come questione politica e culturale e come violazione dei diritti umani, pone la necessità di rimuovere discriminazioni, stereotipi e pregiudizi.
Il discorso di Mattarella
Perché siamo contenti del discorso di Mattarella? Eppure ha detto cose semplici, quasi scontate, i valori della Repubblica, i diritti sociali e civili (li ha elencati proprio tutti … e ha detto che lui sta lì per garantirli), il rispetto delle regole di cui sarà arbitro, e tante altre cose che tutti dovrebbero sentire essenziali per la vita pubblica e per il benessere delle persone. Ecco, io sono stata felice del suo discorso perché in quella mezz’ora un po’ di cose sono state rimesse al posto giusto. Per mezz’ora ho dimenticato il cinismo e il frastuono della politica. S’è cominciato bene, come si conviene nel giorno del primo discorso di un nuovo Presidente, poi si vedrà.