Parlamento degli studenti: giovani al primo voto, vademecum sulle elezioni regionali
Un piccolo vademecum, chiaro e sintetico, che spiega dalla A alla Z come funzioneranno le prossime elezioni regionali. Si tratta di un depliant, dal titolo “La tua prima volta” che è stato ideato dal Parlamento degli studenti pensando ai ragazzi che hanno compiuto da poco 18 anni e che sarà distribuito in tutte le scuole toscane. E’ un depliant fatto benissimo, chiaro e sintetico, che spiega come funziona la legge elettorale toscana e quali sono le novità. Vorrei sottolineare il valore di questa iniziativa, a riprova del fatto di quanto sia importante la partecipazione dei giovani e quanto sia fondamentale promuovere la cittadinanza attiva tra i ragazzi.
Info: www.studenti.toscnan.it/ElezioniRegionali www.studenti.toscana.it
Festa della matematica, ben vengano le donne che scelgono questa disciplina scientifica
La Festa della Matematica 2015, che ha alla sua base il rapporto tra donne e matematica nella storia, è un’occasione importante per riflettere sulle battaglie dell’emancipazione femminile. Un percorso di riscatto, quello declinato sull’istruzione, che ha la stessa valenza dell’emancipazione nel campo del lavoro – come conferma la mostra allestita lungo la scalinata monumentale del Consiglio Regionale “Numeri rosa. Donne e matematica” – dove il diritto all’istruzione per tutte le donne è rimasto incompiuto fino alla fine dell’800, e soprattutto era proibita la cultura di base scientifica; ma nonostante gli ostacoli e i divieti, non sono mancate le figure femminili che sono riuscite ad emergere. L’appuntamento con la Festa della Matematica 2015 ha dato l’opportunità di riflettere intorno al concetto di matematica come chiave interpretativa della realtà che ci circonda, tra sapere disciplinare e attività legata alla vita di tutti i giorni. Mi auguro che la mostra “Numeri rosa. Donne e matematica”, possa stimolare i giovani delle nostre scuole, ma non solo, ad avvicinarsi ad una materia legata alla nostra quotidianità, ad apprezzare questa disciplina, e ad avere buoni risultati nei propri studi.
Un particolare ringraziamento va agli organizzatori e all’Associazione del Giardino di Archimede, per aver voluto dedicare questa mostra a questo tema così rilevante e, in realtà, poco approfondito. Anzi, purtroppo, quando lo si affronta generalmente lo si fa in termini in qualche modo negativi: si citano i dati PISA, gli ultimi dei quali continuano a descrivere una situazione dove le studentesse sono “più indietro” dei loro coetanei nella matematica e, tendenzialmente, sul sapere scientifico.
Noi tutti sappiamo che c’è, in generale, uno sforzo collettivo da fare – scuola e istituzioni – per promuovere l’educazione scientifica in Italia. Il Consiglio Regionale svolge ormai da oltre un decennio un lavoro molto importante e significativo con Il Progetto Pianeta Galileo che, proprio durante questa legislatura volge al termine, e che ha avuto uno sviluppo qualitativo e quantitativo veramente importante. Siamo riusciti, in anni di tagli alla spesa corrente, a non diminuire il budget per questo progetto, proprio perché ne vediamo la valenza strategica per lo sviluppo del capitale umano nella nostra regione. Siamo anche riusciti a far mettere in rete le scuole che ora, con le tre Università della toscana, hanno avviato una importante interlocuzione. Quest’anno – come scelta strategica per sostenere le scuole e gli studenti delle scuole superiori – abbiamo finanziato i migliori progetti che ci sono giunti dalle scuole toscane in campo scientifico. Vi informo di questi sviluppi perché sono convinta che queste iniziative sono fondamentale e in linea con il vostro lavoro. Tra l’altro, l’esperienza concreta evidenzia che la partecipazione e il coinvolgimento appassionato degli studenti non vede minimamente differenze di genere. Com’è ovvio, d’altra parte.
Quello di cui abbiamo bisogno è di un generale e convinto sostegno alla scienza, alla sua divulgazione, alla valorizzazione dei talenti, al loro sostegno economico, il tutto con la consapevolezza che deriva da una strategia di sviluppo generale di un territorio e, ripeto, soprattutto del capitale umano che ormai tutti gli analisti dichiarano essere la chiave di volta per la ripresa anche economica.
Sicuramente una storia delle presenze femminili nella storia della scienza potrebbe creare dei modelli di riferimento di eccellenza tra le giovani donne, un passaggio utile per mostrare che anche le donne posso essere protagoniste – come in realtà lo sono – in queste discipline.
Firenze, 6 marzo 2015
Un pomeriggio declinato al femminile, per parlare di “Donne, lavoro, welfare in tempo di crisi”
Un pomeriggio declinato al femminile, per guardare insieme al superamento delle diseguaglianze. E’ stato questo il leitmotiv dell’incontro “Donne, lavoro, welfare in tempo di crisi”, di giovedì 5 marzo in Auditorium di palazzo Panciatichi (via Cavour, 4), per celebrare la Giornata internazionale della donna. “Negli anni della crisi l’Italia ha visto aggravarsi i tratti negativi che caratterizzano la partecipazione al mercato del lavoro nel Paese. Nell’ultimo biennio aumenta la distanza con l’Unione europea a 27 Stati. Alla bassa occupazione delle donne, che da sempre contribuisce in modo significativo al ritardo dell’Italia, si aggiunge la forte caduta del tasso di occupazione maschile”. Così recita il Rapporto 2014 sul Benessere Equo e Sostenibile – Lavoro e conciliazione dei tempi di vita – ISTAT, che è stato oggetto di riflessione con i contributi di Chiara Saraceno e Franca Alacevich, coordinate da Vittoria Franco.
“I buondi docenti si presentano”: nata l’Associazione Nazionale Docenti ed Educatori
Lunedì 16 febbraio, nella sede del Consiglio Regionale della Regione Toscana, è stata presentata l’Associazione Nazionale Docenti ed Educatori (ANDE). Scopo prioritario dell’associazione è la valorizzazione della professionalità docente, per troppo tempo svilita e sottoposta a innumerevoli stereotipi e luoghi comuni.
E’ auspicio dei fondatori dell’ANDE che l’associazione si ponga come uno fra gli interlocutori privilegiati di possibili riforme che interesseranno l’ambito della formazione e, nello specifico, quello della scuola di ogni ordine e grado. Non esiste e non esisterà “buona scuola” senza la partecipazione degli insegnanti al processo della Riforma. L’associazione è quindi una realtà che vuole interrompere questa spirale discendente, e “ricordare che sono i bravi docenti e la loro didattica che creano la buona scuola, non le svariate riforme che l’hanno interessata, proposte da chi conosce questa realtà solo di riflesso”.
Caterina Bueno, Inventario del fondo documentale. Presentazione venerdì 6 febbraio
Parlare di Caterina Bueno è ricordare le nostre radici più autentiche. Per la mia generazione Caterina Bueno è stata la “cantante del popolo”, colei che ci ha trasmesso l’amore e il rispetto per la canzone popolare, per quel mondo umile, impegnato e laborioso della nostra campagna toscana. Caterina Bueno è una parte importante della mia storia personale, ne ha accompagnato con le sue canzoni il mio impegno politico, gli ideali di riscatto dei più bisognosi, le tante serate alle Feste dell’Unità o alle feste popolari in giro per la regione. Era una donna unica, appassionata della vita di cui – come canta De Gregori nella bellissima canzone a lei dedicata – ne voleva “…gustare fino in fondo tutto il suo profumo”.
Ricordo di averla incontrata per l’ultima volta l’8 marzo del 2005, purtroppo provata, ma con una vitalità che non si rassegna alle intemperie della vita. Eravamo in Palazzo Vecchio per un’iniziativa su “I diritti delle donne sono diritti umani”. Caterina Bueno presentava i canti popolari toscani e avevamo titolato la sua rappresentazione “Viva il coraggio e chi lo sa portare” tratto dal canto politico “Battan l’otto” degli inizi del ‘900.
Sostenere oggi l’Inventario del fondo documentario è non solo un gesto dovuto ad una delle esponenti più importanti della musica popolare italiana, ma anche un modo per riflettere sul passato recente, sulle nostre più belle e autentiche tradizioni. L’Inventario del fondo documentario è un lavoro preziosissimo che permetterà agli studiosi e a tutti gli amanti di questa straordinaria figura di cantante/ricercatrice di comprenderne a pieno l’importanza nel panorama musicale italiano.
Francesco De Gregori canta: “….Caterina questa tua canzone la vorrei veder volare sopra i tetti di Firenze per poterti conquistare”. Noi non possiamo fare tanto, ma grazie al lavoro dell’Associazione culturale Bueno e alla sua presidente Maria Isabella Bueno, agli eredi di Caterina Bueno e all’Archivio di Stato di Firenze, potremo contribuire a trasmetterne il suo straordinario lavoro.
Violet del Palmerino. Aspetti della cultura cosmpolita nel salotto di Vernon Lee
Sono molto lieta di aver presentato un nuovo e importante volume dell’Edizioni dell’Assemblea regionale, “Violet del Palmerino. Aspetti delle culture cosmopolite nel salotto di Vernon Lee: 1889-1935” , che conferma il fecondo sodalizio – ormai ultradecennale – tra la nostra istituzione e gli studi sulla figura eclettica e affascinante di Violet Page chiamata da tutti Vernon Lee.
In questo decennio si deve dar atto al Consiglio regionale di essere stato pronto a recepire le suggestioni che le e gli studiosi ci hanno proposto, permettendoci di svolgere un ruolo che reputo fondamentale per le istituzioni odierne: l’approfondimento, la ricerca, la produzione culturale. Naturalmente per questo ruolo di cerniera tra le istituzioni e le associazioni culturali gli studiosi e le studiose, devo ringraziare il lavoro paziente e prezioso svolto dalla Prof.ssa Serena Cenni. Cosi come voglio ringraziare le altre curatrici del volume, Sophie Geoffroy ed Elisa Bizzotto insieme alle istituzioni culturali che permisero la realizzazione del convegno di cui oggi si presentano gli atti.
Durante la presentazione è stata ricordata la figura di Vernon Lee, una sostenitrice della pace, della cooperazione internazionale, dei diritti e dell’uguaglianza delle donne e dei lavoratori entrando così a far parte della tradizione di riformatrici e scrittrici inglesi che si batterono a favore della giustizia sociale, l’internazionalismo e il pacifismo.
Premio Franca Pieroni Bortolotti, un importante riconoscimento a giovani donne per i loro studi storici
E’ sempre con grande piacere che ogni anno partecipo al premio Franca Pieroni Bortolotti, un particolare riconoscimento che va a giovani donne che hanno realizzato opere inedite, tesi di laurea e di dottorato, in Storia delle donne e storia di genere.
Franca Pieroni Bortolotti, storica, ancifascista e partigiana, è considerata la fondatrice della storia delle donne in Italia.
L’incontro – avvenuto sabato 13 dicembre – è stata anche l’occasione per ricordare Catia Franci a vent’anni dalla sua scomparsa.
Le riviste di cultura nell’età della comunicazione globale: un convegno per fare il punto e lanciare nuove proposte
Un interessante convegno al quale ho avuto l’onore di partecipare, dove è stato messo al centro della discussione il ruolo delle riviste culturali nel mondo odierno. Durante l’incontro è stata posta la volontà di individuare strategie e proposte affinché le riviste di cultura – che hanno segnato profondamente la vita sociale, culturale e politica del ’900 – possano trovare una nuova strada nell’età della comunicazione globale, nell’età dominata dal web e dai social network.
“Album Teatro”, una mostra fotografica di Frullani sulla magia del teatro
“Album Teatro” una bella mostra fotografica di Corrado Frullani sul teatro, inaugurata in Consiglio regionale. Belle immagini che ritraggono la magia del teatro, le emozioni del palcoscenico, la bellezza delle espressioni. Si coglie l’attimo scenico e si tramanda nel tempo. Complimenti al Teatro del popolo di Castelfiorentino e al Comune.
Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, convegno “Convenzione di Istanbul: l’Italia è pronta?”
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne si è svolto in Regione il convegno dal titolo la Convenzione di Istanbul: l’Italia e pronta? Un importante incontro in cui è stato fatto il punto della situazione adopo l’entrata in vigore della Convenzione; ma è stata anche un’opportunità per fare il punto della situazione, e sottolineare l’importanza di realizzare una rete sempre più attiva tra i vari Centri Antiviolenza, in modo da creare nel nostro Paese una maggiore consapevolezza, e nel contempo non lasciare sole quelle donne che hanno subito violenza, sia psicologica che fisica.