I miei vecchi non hanno paura (fb 4 novembre 2012)
Sono andata ad iscrivermi all’albo per le primarie, e poi a casa dei miei a desinare. La decisione è presa: quest’anno il compleanno di mamma di passerà a Sagginale. E poi il 25 voterà anche lei, ne sono sicura, mia madre non si fa rottamare senza dire la sua. Devo aver preso qualcosa da lei. A proposito, i miei vecchi non hanno paura di mettere qualche firma e ritirare il loro bel certificato per le primarie; a loro le polemiche degli innovatori dell’ultima ora fanno il solletico. Che io mi ricordi, la paura l’ho vista sui loro occhi solo quel lontano 4 novembre 1966.
Bersani, la scuola e le primarie (fb 22 ottobre 2012)
Prima la scuola, poi le primarie: Bersani me la racconta giusta.
Sondaggi inquietanti (fb 17 ottobre 2012)
C’è qualcosa di inquietante nei sondaggi che ha fatto vedere stasera Ballarò. Monti apprezzato dalla maggioranza degli italiani, non per quello che fa (legge di stabilità, ad esempio) ma per quello che è (uno contro la politica). Il 55% è colpito soprattutto dalla corruzione pecoreccia laziale, il 27% da quella lombarda. Di questo passo, non vorrei che domani arrivasse uno furbo, magari travestito
da tecnico, ricco sfondato ma con il saio, fustigatore dei Fiorito e un po’ meno della mafia, e tutti giù a applaudirlo e votarlo con entusiasmo, basta che rappresenti l’odio dominante per la politica. Il senso delle cose sta cambiando, perfino in America l’onesto e serio Obama, che fa la riforma sanitaria, è rimontato dal brillante e ricco Romney, che paga meno tasse di un lavoratore dipendente. Che fine ha fatto il buonsenso di una volta? Direbbe Catalano (qualcuno se lo ricorda?): è meglio un politico onesto, coraggioso contro la mafia e che vuole cambiare il suo Paese, che uno disonesto, indifferente alla mafia e che vuole che le cose restino così. Esercitarsi nelle banalità forse non è una banalità, svela a noi stessi le cose a cui veramente teniamo, cosa siamo disponibili a perdonare a chi ci governa, e a non lamentarci se poi prendiamo un abbaglio.
Perché un solo voto alle primarie? (fb 14 ottobre 2012)
Come si sa, ho avuto seri dubbi sulla modifica dello statuto del PD per primarie di coalizione con più candidati dello stesso PD, e non sto a ripetere perché. Poiché l’Assemblea ha approvato quella modifica, ho ritenuto giusto che si dovesse consentire anche ad altri, e soprattutto all’unica donna candidata, di presentare la propria candidatura. Per questo, giovedì scorso ho firmato, come componente dell’Assemblea nazionale del PD, per Laura Puppato, per consentirle di raggiungere il 10% dei sostegni necessari. L’ho fatto con convinzione, nonostante io sia altrettanto convintamente sostenitrice di Bersani (che voterò fin dal primo turno), perché credo che in una democrazia paritaria si dovrebbe sempre assicurare alle donne il diritto di farsi avanti. Spero che Laura abbia raggiunto la quota necessaria, e che ci sia anche lei in questa avventura, mi piacerebbe che Bersani potesse confrontarsi anche con lei, e non solo con chi un giorno si e uno pure parla male del PD. Peccato che in queste primarie si può dare un solo voto.
La Carta di intenti delle donne toscane (fb 13 ottobre 2012)
CARTA DI INTENTI
Proposta dalle Consigliere del Consiglio Regionale della Toscana e dalla Rete Regionale del Coordinamento dei Comitati SNOQ della Toscana
Questa carta d’intenti è l’espressione di un’alleanza tra donne che hanno scelto di darsi obiettivi comuni, da perseguire insieme e separatamente nei propri ambiti di azione, per ottenere una nuova legge elettorale della Regione Toscana che garantisca una democrazia paritaria e una effettiva rappresentanza di genere. Leggi oltre →
Scuola, il governo sbaglia (fb 12 ottobre 2012)
Vado a manifestare per la scuola. Spero ci vengano tutti quelli che amano la scuola, non se ne può più di tagli sul futuro. Il governo sta sbagliando.
Comitato FirenzeCambialitalia con Bersani
Costituzione del Comitato FirenzeCambialitalia con Bersani
Al di là di ogni ragionevole dubbio su queste primarie, cogliamo la serietà e la fiducia del messaggio lanciato dal Segretario del PD, di chiamare in causa il popolo del centro sinistra per esprimersi su chi deve ricoprire il ruolo di capo della coalizione. Legittimamente poteva rivendicarlo a sé, come esito naturale, oltre che scontato per Statuto del PD, della vicenda politica italiana, essendo stato negli anni del dilagante potere berlusconiano il capo riconosciuto del primo partito di opposizione, e, al momento della caduta di Berlusconi, uno dei protagonisti più importanti del cambio di guardia che ha consentito, in una situazione tragica per l’Italia, almeno la nascita del governo Monti. Leggi oltre →
Fazio non può fare il premier (fb 9 ottobre 2012)
Mi dicono che Fazio è stato bravo stasera da Renzi. Peccato non averlo seguito, dovevo andare ad una riunione sulla scuola. Però non credo che Fazio abbia la stoffa per fare il premier, mi sa che voterò Bersani.