Nomi di donna
Concordo pienamente. Quando nelle istituzioni ci sono molte donne, devono saper rappresentare le istanze della democrazia paritaria, che passa anche dalla declinazione al femminile delle parole della nostra lingua.
Concordo pienamente con la lettera che la Predidente della Camera, Laura Boldrini, ha inviato alle e ai deputate/i con la richiesta di declinare al femminile le cariche quando ricoperte da donne. La lingua si evolve con la società. Un’iniziativa peraltro già presa durante la presidenza di Nilde Iotti, che aveva prodotto una specie di vocabolario al femminile. Ma paradossalmente, sembra che con la maggiore femminilizzazione della politica e della società si dovesse regredire al linguaggio maschile per darsi maggiore autorevolezza! Fa bene Boldrini a dare una scossa.
Un pomeriggio declinato al femminile, per parlare di “Donne, lavoro, welfare in tempo di crisi”
Un pomeriggio declinato al femminile, per guardare insieme al superamento delle diseguaglianze. E’ stato questo il leitmotiv dell’incontro “Donne, lavoro, welfare in tempo di crisi”, di giovedì 5 marzo in Auditorium di palazzo Panciatichi (via Cavour, 4), per celebrare la Giornata internazionale della donna. “Negli anni della crisi l’Italia ha visto aggravarsi i tratti negativi che caratterizzano la partecipazione al mercato del lavoro nel Paese. Nell’ultimo biennio aumenta la distanza con l’Unione europea a 27 Stati. Alla bassa occupazione delle donne, che da sempre contribuisce in modo significativo al ritardo dell’Italia, si aggiunge la forte caduta del tasso di occupazione maschile”. Così recita il Rapporto 2014 sul Benessere Equo e Sostenibile – Lavoro e conciliazione dei tempi di vita – ISTAT, che è stato oggetto di riflessione con i contributi di Chiara Saraceno e Franca Alacevich, coordinate da Vittoria Franco.
Il lavoro delle donne
Il 5 marzo ore 15.30 abbiamo invitato Chiara Saraceno insieme a Franca Alacevich e Vittoria Franco a dialogare sul lavoro delle donne e il welfare in questi tempi di crisi. Spero di vedervi in questa interessante occasione.
Il volto moderato della Lega
Salvini manifesta con i fascisti, croci uncinate e slogan contro gli immigrati. È “il volto moderato della Lega”, quello che ci nascondono le interviste giornaliere in TV (Salvini è sempre dappertutto). Oggi questi contano poco, domani chissà. Per questo, quando si scrive la nuova Costituzione, bisogna scriverla per i tempi facili e per quelli difficili.
Pensieri
Ma questa Fiorentina? Il cuore un po’ si allegra, in questa domenica piena di pensieri.
Daniela e Vanessa, e la lettera alla ministra
La ministra risponde e si impegna. Conteranno i fatti, e se arrivano diremo ok
LA BUONA LEGGE TOSCANA SULLE PROVINCE
25 febbraio 2015, il Consiglio regionale della Toscana approva a larghissima maggioranza (con soli 3 astenuti) la legge proposta dalla Giunta sul riordino delle funzioni delle Province. Una buona legge, piena di impegni concreti dell’unica Regione italiana che, a oggi, ha osato di più.
Qui di seguito metto il mio intervento nella discussione generale, con il quale ho motivato il mio voto favorevole. Leggi oltre →
IL GIOCO A PERDERE DELLE RIFORME
Devo tornare sulle riforme costituzionali ed elettorali perché siamo a un nuovo decisivo passaggio. Però, nello scrivere queste opinioni, il disagio è forte. Ben altre difficili situazioni riempiono la cronaca. L’Italia non cessa di essere allo stremo, basta guardarsi intorno. Il Jobs Act riempie le pagine dei giornali con polemiche sempre vive sui licenziamenti individuali e collettivi. L’Europa è al bivio della Grecia, ai confini c’è l’Ucraina. La Libia è tragicamente più vicina e il Governo ha parlato perfino di interventi militari. Veramente non se ne può più di riforme giocate come al Poker. Di nuove istituzioni abbiamo un bisogno urgente, perché la democrazia perde colpi dappertutto, ma i problemi interni e internazionali sono talmente grandi e impegnativi che le riforme si dovrebbero fare bene e nei tempi giusti, e con lo stesso spirito con il quale è stato eletto il Presidente Mattarella. Soprattutto pensando al bene comune e all’unità nazionale, non agli interessi di bottega. Leggi oltre →
“I buondi docenti si presentano”: nata l’Associazione Nazionale Docenti ed Educatori
Lunedì 16 febbraio, nella sede del Consiglio Regionale della Regione Toscana, è stata presentata l’Associazione Nazionale Docenti ed Educatori (ANDE). Scopo prioritario dell’associazione è la valorizzazione della professionalità docente, per troppo tempo svilita e sottoposta a innumerevoli stereotipi e luoghi comuni.
E’ auspicio dei fondatori dell’ANDE che l’associazione si ponga come uno fra gli interlocutori privilegiati di possibili riforme che interesseranno l’ambito della formazione e, nello specifico, quello della scuola di ogni ordine e grado. Non esiste e non esisterà “buona scuola” senza la partecipazione degli insegnanti al processo della Riforma. L’associazione è quindi una realtà che vuole interrompere questa spirale discendente, e “ricordare che sono i bravi docenti e la loro didattica che creano la buona scuola, non le svariate riforme che l’hanno interessata, proposte da chi conosce questa realtà solo di riflesso”.
17 febbraio 1980
17 febbraio 1980 a Firenze manifestazione nazionale del PCI per la Pace con Enrico Berlinguer in piazza Signoria. Sono passati 35 anni. Quel giorno io e il mio compagno, figgicciotti (lui di Napoli) poco più che ventenni, decidemmo di stare insieme. Giornata lunghissima e bellissima, un giro immenso per la città, praticamente ci raccontammo tutta la vita di prima. Insieme abbiamo costruito le nostre giovani vite, aiutandoci sempre l’un l’altra e le abbiamo portate fino al tempo attuale. Stamani ci siamo fatti gli auguri, stasera si va fuori a cena insieme.