15 giugno 2014
Dopo un terribile nubifragio vicino a Roma è apparso questo splendido arcobaleno. Forse la foto non restituisce la bellezza dei colori.
Bella e commovente
Condivido anch’io. E’ bella e commovente.
Enrico #Berlinguer con Camilla Ravera
#Bologna, Festa nazionale delle Donne, 1982
Attentato alla sede del PD
Il n. civico 12, a Piazza d’Azeglio
Oggi ho partecipato alle celebrazioni del 70° anniversario dell’eccidio dei partigiani di Radio Cora, prima in Piazza D’Azeglio poi nell’area monumentale del bosco di Cercina. Cora stava per COmmissione RAdio, una struttura di informazione del Partito d’Azione, guidata dall’avvocato Enrico Bocci e dal capitano dell’aeronautica Italo Piccagli. Nei primi mesi del 1944, Radio Cora riuscì a far arrivare armi ai partigiani e ad aiutare le azioni di guerra degli alleati contro i nazisti. La ricetrasmittente di Radio Cora fu localizzata dai nazisti il 7 giugno 1944, in Piazza d’Azeglio 12, ci fu l’irruzione, lo studente Luigi Morandi fu gravemente ferito e morì due giorni dopo. La repressione fu durissima, Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Guido Focacci, Franco Gilardini e Gilda Larocca furono arrestati e portati a Villa Triste; il capitano Italo Piccagli, quattro paracadutisti italiani dell’8 Armata britannica Fernando Panerai, Pietro Ghergo, Dante Romagnoli, Fiorenzo Franco e un ignoto partigiano furono fucilati a Cercina il 12 giugno, con loro anche Anna Maria Enriquez Agnoletti. Mi è capitato altre volte di partecipare alle celebrazioni di Radio Cora, la sua storia è un esempio. E quando passo per Piazza d’Azeglio non posso fare a meno di guardare verso il n. civico 12, e siccome non ho preghiere da recitare rivolgo in cuor mio un pensiero di gratitudine a quegli uomini e a quelle donne che hanno combattuto anche per me.
Un bel 2 giugno
E’ stato un bel 2 giugno. La mattina in Piazza Signoria ho assistito a una celebrazione particolare, prima con l’apertura della bandiera italiana sulla facciata di Palazzo Vecchio (chi poteva farlo se non i Vigili del Fuoco? veramente bravi, come sempre), poi con i riconoscimenti a coloro che si sono distinti per azioni positive verso la comunità e la consegna di medaglie d’onore ai deportati e internati nei lager nazisti. Il 2 giugno è proprio questo: una festa di popolo e l’affettuoso ringraziamento a tutti quelli che hanno combattuto per i valori di libertà e giustizia. Poi, a pranzo, con i miei, con la mia mamma che quel 2 giugno 1946 voto’ per la prima volta (e voto’ per la Repubblica e la Costituente, testa o croce si diceva, testa Garibaldi croce la Monarchia).
Solidarietà alle associazioni Lgbt
Questo è il comunicato che abbiamo fatto dopo l’adesione al presidio.
Lastri e Boretti (Pd): “Dalla parte di chi promuove la cultura della diversità”
“Solidarietà e sostegno alle associazioni Lgbt e a quelle di donne, che oggi hanno presidiato in via Cavour e in piazza San Lorenzo a Firenze, in occasione dell’incontro promosso dall’associazione “La Manif Pour Tous”, organizzato nell’auditorium di Palazzo Panciatichi (Firenze). Abbiamo preso parte anche noi al presidio non solo per esprimere la nostra vicinanza alle associazioni, impegnate quotidianamente nella promozione e nella difesa della cultura della diversità, ma anche per ribadire – perché crediamo ce ne sia davvero bisogno – quanto sia importante non creare o alimentare discriminazioni intorno a tutto quello che riguarda gli orientamenti sessuali delle persone. Questo significa contrastare atteggiamenti omofobi, di cui purtroppo anche le nostre cronache sono piene. Siamo convinte di essere in una Regione che da molti anni lavora per combattere ogni forma di discriminazione sia attraverso la nostra normativa in materia (vigente da oltre dieci anni) sia con progetti e iniziative nelle scuole, volte a sostenere una cultura dell’accoglienza e del rispetto delle scelte personali; valori alla base di una società civile, e sanciti dalla nostra Costituzione. Siamo dalla parte di chi ogni giorno lotta per l’affermazione di questi valori e a sostegno di quei progetti che introducono nel nostro sistema scolastico l’educazione di genere, contro ogni forma di stereotipo. La diversità dovrebbe diventare un elemento di ricchezza nella nostra società: è impensabile voltarsi dall’altra parte e guardare il futuro con il paraocchi del passato”.
Una vittoria clamorosa
La vittoria clamorosa del PD (tre milioni di voti in più di un anno fa), la sconfitta sonora di Grillo (doppiato dal PD), la decadenza irreversibile di Berlusconi. I numeri parlano chiaro. Non basta, a spiegarli, nemmeno l’astensione, la polarizzazione del voto e ragionamenti di questo tipo. Gli italiani vogliono un cambiamento importante, in Italia e in Europa, e il PD di Renzi ha interpretato questa volontà. Non capitava da anni. L’aria è più libera dagli insulti e dalla paura. Come sempre, nuove responsabilità incombono, ma giustamente oggi si festeggia. Buonissima giornata a tutti.
Al voto
Eccoci al voto. Dopo tanto parlare di eletti scelti dai cittadini, sarà il caso di usare la preferenza. A me piace più il collegio uninominale, ma quando c’è la preferenza – come in queste elezioni – è un dovere usarla. Secondo me dovrebbe essere obbligatoria, e tutti, elettrici ed elettori, dovrebbero essere informati dei programmi politici e dei candidati. Dunque, date la preferenza e, visto che finalmente c’è la possibilità di votare una donna e un uomo, date sempre la preferenza doppia. Se poi siete curiosi di sapere per chi voterò, o per chi voterei se fossi in un altro Quartiere, ve lo dico in una nota a parte, dove trovate comunque tutta la lista del PD per il Comune e i link alle altre liste del PD.
[questo è un post “per”, e dunque – almeno per una volta - sono graditi informazioni e richieste di chiarimento su come si vota, e commenti a favore di qualcuno, anche di candidati diversi da quelli da me proposti. No “contro” please.]
Allora c’era Berlinguer
E’ tornato il sole. Buon auspicio per la chiusura della campagna elettorale del PD stasera alle 20,30 in Piazza Signoria, con Nardella e Renzi. Un tuffo nelle manifestazioni di altri tempi. Come quella bellissima di Piazza Signoria del 17 febbraio 1980, c’era Berlinguer, c’era la Pace da reclamare, c’erano tanti giovani che volevano un mondo migliore. Se Nardella e Renzi mi fanno rivivere per un momento la mia gioventù gliene sarò immensamente grata.
Barbiana, lo faccio anche per me
Camminando stamani per la strada di campagna che porta a Barbiana, di cui ormai conosco ogni angolo, mi sono chiesta perché da 13 anni non riesco a mancare questo appuntamento. Si, lo faccio per gli altri, per la scuola pubblica, e via dicendo, ed è vero. Ma, in fondo, lo faccio anche per me. Barbiana è un lungo simbolo, e raggiungerlo è come immergermi ogni volta in una parte di me stessa, in mezzo a linguaggi e persone conosciuti; ripercorro ciò che ho fatto e ciò che non sono riuscita a fare, e infine mi chiedo se ne è valsa la pena e mi dico che si, certo che ne è valsa la pena. La gente che va a Barbiana si promette ogni volta di fare qualcosa di più per la scuola. Anche per questo ci vado, a dispetto del mondo che va da un’altra parte.