Sui fatti dell’Olimpico

maggio 4, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Non mi fa specie che, in mezzo a botti e fumogeni e a rischi di incolumità per 60 mila persone, i rappresentanti dello Stato (e quelli delle società di calcio) applichino strategie di riduzione del danno. Mi fa specie che, quando tutto è finito, nessuno sia punito. E che De Laurentiis non proferisca parola contro i violenti. Attendo di leggere domani sui giornali quante denunce e fermi sono stati fatti.

Il Primo Maggio, la festa

maggio 1, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Da tanti, troppi anni il Primo Maggio non è solo una festa, festa dei diritti e del progresso, delle conquiste e del ringraziamento verso chi ne è stato protagonista. Da un po’ di anni il Primo Maggio è una festa difficile da vivere solo col sorriso. Eppure non riesco a smettere di pensarla come una festa. E spero che anche voi l’abbiate, almeno per un po’, vissuta così. Viva il Primo Maggio!

Il 25 aprile, vent’anni fa

aprile 25, 2014admin2014, da FACEBOOK0
Vent’anni fa, il 25 aprile del 1994, ero a Milano. Manifestazione nazionale per ricordare la Liberazione, proprio mentre a Palazzo Chigi stavano per entrare per la prima volta Berlusconi e la destra d’altri tempi, quella che odiava il 25 aprile. Pioveva a Milano, avevamo preso un’auto a nolo per esserci, io, Luigi, Sandra, Guido, Paola. Dovevamo esserci anche noi con le migliaia di persone inzuppate dall’acqua lì in Piazza del Duomo. L’emozione era tanta, sentivamo che la Repubblica era violata, e ci dicevamo che avremmo resistito, in Parlamento, nei comuni, nelle piazze. Così fu, non ci perdemmo d’animo, non potevamo tradire il 25 aprile, i più anziani ci sostenevano (Scalfaro era Presidente della Repubblica), e noi più giovani, che di colpo vedevamo spettri mai immaginati, ci lasciammo guidare, promettendo di dare ogni nostra energia per difendere la Repubblica. Insieme avremmo certo fatto qualcosa di buono. Tutte le chiacchiere sul 25 aprile, ricorrenza antica e poco espressiva dell’Italia moderna, svanirono d’incanto. Di lì a poco, appena un anno dopo, la sinistra riconquistò Firenze e un anno dopo ancora l’Ulivo vinse le politiche. Se hai valori forti che ti sorreggono, se c’è un legame con il tuo popolo, nessuno può azzerare la democrazia. Per vent’anni ne abbiamo passate tante, e tanti diversi 25 aprile abbiamo vissuto. Oggi a Firenze è stata una bella giornata, e anche la pioggia è arrivata dopo.

 

25 aprile 1994

 

Un gesto di trasparenza

aprile 23, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Vedo che alcuni commentatori dicono che la “declassificazione” dei documenti sulle stragi di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna, rapido 904, firmata in questi giorni dal presidente Renzi, sarebbe una cosa minore, una semplice attuazione di una legge esistente, la 124 del 2007. Sarà anche un’attuazione, ma per me è un gesto molto importante, un gesto di trasparenza e di serietà, che lo Stato doveva ormai da tempo alle vittime delle stragi, ai loro familiari e a tutti gli italiani. L’ha fatto Renzi, e a lui va il merito di questa piccola grande cosa normale.

Babbo cuoco

aprile 20, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Pasqua in famiglia. Pranzo speciale, babbo cuoco, a base di tortelli alla mugellana fatti in casa, tradizione non mente. Auguri a tutti.

Ricordo di Teresa Mattei

aprile 16, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Ricordare Teresa Mattei a un anno dalla scomparsa non è stata una cosa ordinaria, lo abbiamo fatto in Regione il 14 aprile. Molte donne dovrebbero esserle grate per quello che Teresa ha rappresentato nella Costituente e per quello che ci ha insegnato in tanti anni di militanza politica e sociale: autonomia, indipendenza di giudizio, impegno assiduo per le donne e per l’infanzia. A 17 anni, in pieno fascismo, quando il suo insegnate di scienze cominciò a far propaganda razzista contro gli ebrei, Teresa si alzò dal suo banco e se ne andò via: “Esco perché non voglio assistere a questa vergogna”. Fu cacciata da tutte le scuole del Regno. Difficile Teresa, una vita controcorrente vissuta per la giustizia e per la libertà.

La strage di Berceto

aprile 14, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Oggi sono stata alla celebrazione del 70º anniversario della strage di Berceto avvenuta il 17 aprile 1944. Furono 11 le vittime innocenti, dai 3 anni agli 81. Se potete leggete il libro di Lazzaro Vangelisti, sopravvissuto alla strage nella quale ha perso la moglie e quattro figlie. Non riuscirete a staccarvene fino a che non l’avrete finito.

Due buone notizie

aprile 10, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Stamani due buone notizie. La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la norma della legge sulla procreazione assistita che vieta l’eterologa nei casi di infertilità assoluta. A Grosseto il Tribunale ordina al comune di iscrivere nei registri di stato civile il matrimonio di due uomini celebrato nel 2012 a New York. Mi aspetto urla di protesta. Ma i diritti civili non hanno confini, prima o poi bussano alla porta, e le democrazie non possono tenerla chiusa per troppo tempo.

L’Italia della legalità

aprile 6, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Al centro eventi di Spazio Reale finisce stasera una tre giorni importante, organizzata dall’Associazione nazionale legalità e giustizia, che ha messo insieme tantissimi protagonisti dell’Italia della legalità, riproponendo le storie, le parole e le immagini di chi ha fatto qualcosa di importante per tutti noi. Anch’io ci sono passata più volte, e mi sono emozionata a ritrovare persone che ho conosciuto, e ad ascoltare storie che non sapevo. Molte cose sono cambiate, e molte altre no. Grazie a tutti quelli che hanno voluto dirci quanto c’è ancora da fare.

Fernanda non voleva vedere

aprile 4, 2014admin2014, da FACEBOOK0

Oggi ho partecipato alla presentazione di un libro molto toccante dal titolo “Non volevo vedere”. Fernanda, l’autrice, racconta gli anni passati con il marito, le innumerevoli minacce e violenze e, infine, il tentativo di ucciderla, il suo ferimento, la morte della sorella. Fernanda, sopravvissuta a tanto male, è rimasta cieca, e ha scritto la sua storia per tutti noi, per aiutarci a non rinunciare a esserci, collettivamente, individualmente, nella battaglia contro la violenza sulle donne. Leggere il suo libro è difficile, lo so, un po’ ti strappa il cuore, ma ve lo consiglio perché aiuta a capire quanta strada abbiamo ancora da fare, quante azioni collettive dobbiamo mettere in campo senza stancarci mai. E a essere vigili anche come individui. Dovunque può esserci una donna che ha bisogno di noi, se ci capita non tiriamoci indietro.

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