Ecco infine le primarie
Ci siamo, dunque, le primarie sono alle porte.
E l’Italia ci guarda. Con interesse, curiosità, e qualcuno anche con preoccupazione. Dobbiamo mettercela tutta perché l’evento sia veramente eccezionale. Molto, moltissimo sta nelle mani delle volontarie e dei volontari: senza di loro, senza di voi, le primarie non esistono.
Ci hanno preso in giro, con voci ridicole che si sono levate anche tra di noi, sulle regole che ci siamo dati. Alcuni, invece di dare una mano, sono stati lì a guardare.
Domenica dobbiamo dare una risposta a tutti, serena, civile, impegnata. Fare di tutto perché tutto funzioni bene.
Le primarie, e direi a questo punto il voto al segretario del PD Bersani, possono muovere questa politica italiana, che non si smentisce mai. E’ come se si fossero tutti dimenticati degli anni che abbiamo passato, delle follie berlusconiane, dei rischi per la nostra democrazia, della crisi devastante in cui ci hanno portati. Di colpo, il problema siamo noi, è questa coalizione di persone oneste, di dirigenti progressisti, di gruppi dirigenti che non si rassegnano di fronte allo sfascio.
Sapete che alcuni di noi avevano molte riserve sulle primarie, per il veleno che avrebbero portato, un veleno che abbiamo visto in queste settimane nelle dichiarazioni di persone che faccio fatica a considerare parte del PD. Veleno inutile e gratuito, che spero proprio ci si convinca ad abbandonare. Non è mai troppo tardi.
Bersani sarà il nostro candidato. A dispetto di chi vorrebbe un PD sottomesso ad una conventio ad excludendum. Se le nostre primarie saranno l’evento che speriamo, non basterà alla destra approvare una legge elettorale per lasciare le cose come stanno: il PD viaggia ormai ben oltre il 30 per cento, e la coalizione è in grado di raggiungere qualsiasi risultato.
Ancor di più, perciò, io dico: è Pier Luigi Bersani la personalità che può rappresentare tutto il PD e la coalizione. La personalità più autorevole, fortemente ancorata ad una visione progressista e democratica della società e delle istituzioni. Una visione non populista, con idee chiare sul futuro.
Proprio sul futuro vorrei richiamare la vostra attenzione. Io sono certa che Pier Luigi Bersani lavorerà da Presidente del Consiglio pensando non a sé ma alle italiane e agli italiani. Lo dice la sua storia, ben più consistente di chi la riduce ad “usato sicuro”. Altre storie, invece, parlano di futuro di pochi, senso di sé, amore al proprio io. Non che sia una colpa, solo che non è quello che serve a un grande Paese democratico.
Dopo queste primarie avremo molto materiale su cui riflettere. Rifletteremo meglio se Bersani vincerà, come io credo fermamente. Rifletteremo sulle nostre primarie, e sulla necessità di superare l’idea, per me sbagliata, che solo attraverso di loro si costruisce un nuovo gruppo dirigente. Le primarie porteranno spinte diverse, positive e negative. Noi dobbiamo fare in modo – e potremo farlo se Bersani vincerà bene – che portino solo cose positive.
Anche per questo vi dico che domenica andrà in scena un evento eccezionale, che ci cambierà tutti.
Bisogna che siamo protagonisti di questo evento. Non possiamo perdere l’occasione. Il buon esito delle primarie, la conferma della forza del PD passa attraverso il successo del progetto legato alla candidatura di Bersani. Perciò, domenica 25 novembre va in scena anche il nostro futuro.