Ricordate la Casa delle Libertà?
Guardando le immagini di quello che hanno combinato i parlamentari del M5S alla Camera (e quelli della Lega a Strasburgo) mi è preso lo sgomento. Non riesco proprio a rassegnarmi alla violenza fisica, verbale e sessista che mettono in campo gli anti-tutto, e mi colpisce la giustificazione, che suona così: siccome ho certamente ragione, allora posso, anzi devo, fare quel che voglio. Principio alla base di tutte le visioni reazionarie, illiberali, totalitarie, che non tarderà a produrre mostri. Questa è purtroppo oggi la vera natura politica di chi fa della violenza e della gazzarra il suo modo di essere, e a nulla vale appellarsi a qualche spunto di ragione, perché tutti abbiamo una ragione da far valere, solo che in democrazia il modo è sostanza. Il modo democratico di gestire il conflitto conosce il limite invalicabile, al di là del quale c’è solo la fine della ragione. Delle tante cose scritte, questa di Giulio Marcon, che vi invito a leggere, mi sembra – nella sua amara ironia – veramente calzante per descrivere il degrado dei valori, delle parole, della storia.