Profonde sintonie
Ma che senso ha parlare di quello che è successo nella direzione del PD? che senso ha dire: questo mi piace, è giusto, oppure: quest’altro meno, secondo me dovremmo fare così? Non ha nessun senso, e francamente mi dispiace. La democrazia è una cosa difficile, perché è fatta di confronto di opinioni, serio, sincero, argomentato, e di ascolto, anche di chiamata di responsabilità, e infine – se ben praticata – di decisione che sei in grado di condividere anche se è stata presa a maggioranza, anche se non l’hai votata. Perché mai, mi chiedo, Renzi può dire che con Berlusconi è arrivato a una profonda sintonia, partendo da posizioni diverse, mentre non concede nemmeno la ricerca di sintonia al suo partito? Il suo partito cos’è, una massa informe di persone cui spetta l’unica possibilità di prendere o lasciare? Ho ascoltato con attenzione in streaming la sua introduzione, ho annuito alle cose che mi sembravano giuste e scosso la testa a quelle che non mi convincevano, ma sono rimasta di sasso alle parole finali: se vi esprimete contro non siete contro la mia proposta, siete contro la proposta di tre milioni di italiani. Ed è per questo che rinuncio a dire la mia, dovessero offendersi tre milioni di italiani che sono stati lì a discutere per tanto tempo di Italicum, di Senato e Titolo V mi dispiacerebbe sul serio.