Il Comitato promotore del referendum sulla legge elettorale
Costituzione del Comitato promotore del referendum sulla nuova legge elettorale della Toscana
I sottoscritti, iscritte/i al Partito Democratico della Toscana si costituiscono in Comitato promotore del referendum sulla nuova legge elettorale della Toscana. Intendono, così, dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 42 dello Statuto del PD della Toscana, promuovendo la partecipazione a decisioni che direttamente interessano le iscritte e gli iscritti al partito e tutte le elettrici e gli elettori del PD sul tema del diritto di voto, primo ed essenziale diritto politico dei cittadini.
Il Comitato si considera a ogni effetto uno strumento di democrazia del Partito Democratico, opera per l’affermazione dei diritti delle iscritte e degli iscritti e, in quanto tale, chiede agli organi del PD della Toscana di essere messo in grado operare. A tal fine, chiede che gli sia assicurato il diritto di comunicazione a tutte le iscritte e a tutti gli iscritti del PD della Toscana e che gli sia dato accesso alla sede del’Unione regionale del PD.
Il Comitato opera per il successo del PD, nella vita politica della regione e nelle prossime scadenze elettorali.
Il Comitato intende modificare, mediante referendum deliberativo aperto alle elettrici e agli elettori del PD, l’orientamento recentemente assunto dal PD della Toscana su aspetti rilevanti della nuova legge elettorale, affinché il PD si impegni a dare alla Toscana una legge elettorale che restituisca integralmente alle elettrici e agli elettori il potere di scegliere le consigliere e i consiglieri regionali e garantisca a tutte le formazioni politiche uguale accesso all’istituzione regionale.
Il Comitato chiede, qualora raggiunga il numero di adesioni previsto dallo Statuto, che il PD organizzi il referendum presso ogni circolo, con assemblee cui partecipino esponenti del SI e del NO, raccolti anch’essi in distinti comitati, cui sia assicurato identico tempo di illustrazione delle rispettive posizioni. Sia poi stabilita la data di svolgimento del referendum e le sedi dei seggi e sia data adeguata informazione ai cittadini dei termini della questione dibattuta e delle modalità di voto. Un organismo di garanzia comune ai sostenitori del SI e del NO potrà assicurare che il processo democratico si svolga in modo trasparente, semplice e efficiente, garantendo la più larga partecipazione e la segretezza del voto. Cosicché il risultato sia accolto da tutti come la precisa, indiscutibile indicazione della volontà dei partecipanti.
Il Comitato avvia la raccolta delle firme dalla data del deposito dei quesiti del referendum presso l’Unione regionale del PD.
I quesiti referendari sono i seguenti:
Quesito n. 1 (Liste bloccate): Volete voi che la nuova legge elettorale della Toscana, ferme restando le garanzie per la parità tra uomini e donne, elimini tutte le liste bloccate, provinciali e regionali, di modo che siano gli elettori e le elettrici a scegliere direttamente tutti i consiglieri e tutte le consigliere regionali?
Quesito n. 2 (Soglia di sbarramento unica): Volete voi che la nuova legge elettorale della Toscana, fermo restando il premio di maggioranza per la coalizione vincente, preveda una soglia di sbarramento unica, al 3 per cento, come avviene nelle elezioni dei grandi comuni, per permettere che anche ai cittadini che scelgono di votare forze minori di essere democraticamente rappresentati?