Il 25 aprile, vent’anni fa
Vent’anni fa, il 25 aprile del 1994, ero a Milano. Manifestazione nazionale per ricordare la Liberazione, proprio mentre a Palazzo Chigi stavano per entrare per la prima volta Berlusconi e la destra d’altri tempi, quella che odiava il 25 aprile. Pioveva a Milano, avevamo preso un’auto a nolo per esserci, io, Luigi, Sandra, Guido, Paola. Dovevamo esserci anche noi con le migliaia di persone inzuppate dall’acqua lì in Piazza del Duomo. L’emozione era tanta, sentivamo che la Repubblica era violata, e ci dicevamo che avremmo resistito, in Parlamento, nei comuni, nelle piazze. Così fu, non ci perdemmo d’animo, non potevamo tradire il 25 aprile, i più anziani ci sostenevano (Scalfaro era Presidente della Repubblica), e noi più giovani, che di colpo vedevamo spettri mai immaginati, ci lasciammo guidare, promettendo di dare ogni nostra energia per difendere la Repubblica. Insieme avremmo certo fatto qualcosa di buono. Tutte le chiacchiere sul 25 aprile, ricorrenza antica e poco espressiva dell’Italia moderna, svanirono d’incanto. Di lì a poco, appena un anno dopo, la sinistra riconquistò Firenze e un anno dopo ancora l’Ulivo vinse le politiche. Se hai valori forti che ti sorreggono, se c’è un legame con il tuo popolo, nessuno può azzerare la democrazia. Per vent’anni ne abbiamo passate tante, e tanti diversi 25 aprile abbiamo vissuto. Oggi a Firenze è stata una bella giornata, e anche la pioggia è arrivata dopo.
25 aprile 1994