LA LEGGE ELETTORALE TOSCANA SUPERA LO SCOGLIO STATUTARIO. RESTANO I PROBLEMI POLITICI E TUTTI I NOSTRI DUBBI SULLE GARANZIE DI UGUAGLIANZA CHE LA LEGGE AVREBBE DOVUTO ASSICURARE.
Il Collegio di Garanzia Statutaria della Regione, al quale era stato presentato un ricorso dai gruppi di NCD, Fratelli d’Italia, UDC, Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani, con il sostegno dei consiglieri Romanelli e Chiurli, ha deciso, a maggioranza, che la legge elettorale toscana è conforme allo Statuto regionale.
Prendiamo atto ovviamente di tale pronunciamento, ma questo non cambia il nostro giudizio su aspetti della legge che potevano essere risolti in modo del tutto diverso e con una maggioranza ben più ampia in Consiglio. Restiamo fermamente convinti delle posizioni che abbiamo espresso in aula.
Il Collegio ha deciso, si apprende leggendo il giudizio, a maggioranza su ogni punto e dopo una discussione non scontata. Su ogni questione vede i problemi e i rischi, perfino la possibile confusione nel voto, ma poi conclude ogni volta – sempre, sottolineando, a maggioranza – che in fondo il limite non è stato superato, in fondo la libertà è assicurata, in fondo sulle soglie c’è alta discrezionalità, in fondo il legislatore lo spazio ce l’ha, ecc. Insomma, abbiamo appreso che lo statuto regionale consente praticamente qualsiasi legge elettorale, a meno che … non sia bocciata dalla Corte Costituzionale. Prendiamo atto. La nostra polemica non può rivolgersi verso gli organi di garanzia regionali in quanto tali. Semmai, forse è ora di chiedersi se – in materia di diritto di voto e di corretta composizione degli organi regionali – si possano accettare soluzioni troppo diverse tra Regione e Regione.
Tuttavia, non possiamo non evidenziare che il Collegio ha deciso, a quanto si legge dal giudizio, con la piena partecipazione di un suo componente, vice coordinatrice regionale di Forza Italia, che francamente avremmo pensato si sarebbe astenuta, considerato il suo ruolo non in un organo qualsiasi di Forza Italia ma in un organo esecutivo regionale del suo partito. Se poi le votazioni di alcune parti fossero state fatte a maggioranza di 4 a 3, con il voto decisivo di quest’ultima, le perplessità aumentano. Questa, purtroppo, è la prima cosa che balza agli occhi.
Per quanto ci riguarda, dunque, la decisione del Collegio non ci convince e non sposta di nulla le nostre opinioni politiche e non cambia la nostra preoccupazione su una legge elettorale toscana che resta fragilissima sui principi ed espone il prossimo consiglio a rischi di delegittimazione e di sopravvivenza. Se, perciò, avremo occasione di intervenire nuovamente, non faremo mancare il nostro impegno per cambiare norme sbagliate. La parola torna, dopo la parentesi del giudizio del Collegio di Garanzia Statutaria, alle scelte politiche e al dibattito del PD.
Vanessa Boretti, Daniela Lastri, Lucia Matergi, Fabrizio Mattei, Aldo Morelli, Pier Paolo Tognocchi, Gianfranco Venturi