SOSTENGO TOMMASO FATTORI. LASCIO IL PD
Il 29 aprile 2015 diventerà una giornata storica, il Governo Renzi ha messo la fiducia sulla legge elettorale, uno strappo istituzionale di cui si parlerà ancora per anni. Per una curiosa coincidenza, il 29 aprile sarà anche per me una data da ricordare, ho scelto di lasciare il PD e di sostenere alle elezioni regionali della Toscana Tommaso Fattori, candidato presidente della lista “SI – Toscana a sinistra”. Per reagire alla rassegnazione e dare una mano a costruire il progetto di una nuova sinistra di governo, riformatrice e per questo radicale.
Lo faccio in modo libero e solare, e con la voglia di rimettere al centro della politica la felicità delle persone, il benessere collettivo, i beni comuni. Cose ancora più importanti in momenti difficili come questi, e che raccontano i valori per i quali è nata la sinistra: il solidarismo, il darsi da fare per gli altri, l’uguaglianza e la libertà. Lascio il PD, senza ostilità, per motivi politici evidenti a tutti e per coerenza personale.
Il mio post finisce qui. Chi ha voglia si saperne di più, può dare uno sguardo qui di seguito agli appunti della conferenza stampa nella quale ho spiegato le mie ragioni. Grazie a tutti quelli che mi hanno espresso amicizia e vicinanza, e anche a quelli che vorranno lasciarmi un pensiero diverso.
Daniela Lastri
Appunti per la conferenza stampa sulle elezioni regionali – Firenze, 29 aprile 2015
1.
Gesti di coerenza
Quando poco più di un mese fa ho deciso di rinunciare alla candidatura nelle liste del PD alle elezioni regionali ho fatto un gesto di coerenza politica, prendendo atto di una distanza molto forte tra le mie convinzioni e la linea che il PD esprime. Come dissi a suo tempo, questo per me era anche un modo di prendere atto, con realismo e serietà, del profilo che il PD si è dato. Una presa d’atto priva di ostilità.
Continuo a pensarla così.
Come tutte le persone di sinistra, mi interessa il dibattito che agita il PD, ma il mio interesse è ormai da semplice cittadina, da persona di sinistra e indipendente. Se il PD propone e fa cose buone sono contenta, se fa cose cattive sono scontenta. Mi sento legata a quella comunità per storia personale, per rispetto e anche amicizia verso tante persone. Però le scelte politiche sono importanti, riguardano le priorità che ciascuno di noi sente di voler affermare.
Vedo delusione e sconforto, riduzione della partecipazione e della rappresentanza, e una diffusa preoccupazione “repubblicana” sul futuro della democrazia. Sono troppe le cose delle cd. riforme del Governo Renzi che non mi convincono, a partire dal Jobs Act per arrivare alla scuola.
Oggi con lo stesso spirito di un mese fa, con lo stesso giudizio politico, prendo posizione sulla competizione elettorale regionale. Sarebbe un’ipocrisia non farlo. Ripeto: il mio è un giudizio politico, non sulle persone, e un giudizio indipendente. Ed è rivolto al futuro, non al passato. Voglio dare una mano, per quello che mi è possibile, a evitare che il pluralismo sia ridotto a poca cosa, e che la voce delle persone di sinistra sia confinata nella sola protesta.
Lo dico ancor di più per la legge elettorale regionale, che questa Regione non merita. Il PD toscano ha voluto “regolare i conti” a sinistra, cercando di spegnere voci autentiche con le quali aveva stretto fino a poco tempo fa un patto di governo. Ma la sinistra di governo non è solo il PD. E io voglio dirlo a modo mio. Sono facilitata, in questo, dal mio essere fuori da ogni lista: non parlo per me, sostengo altri con la sola forza delle mie idee.
Mi rivolgo soprattutto a chi non vorrebbe andare a votare, o ha la tentazione di seguire la protesta del M5S. C’è altro a sinistra, cultura, movimento, critica e impegno civile. Di queste voci ci sarà grande bisogno nel prossimo consiglio regionale.
2.
Sosterrò Tommaso Fattori
Sarò parte attiva nella prossima campagna elettorale, sostenendo la candidatura di Tommaso Fattori a Presidente della Giunta regionale. Per questo, l’ho invitato a essere qui con me a questa conferenza stampa.
3.
SI, una Toscana di sinistra, solare e non rassegnata
Come ho detto, il mio sostegno a Tommaso Fattori è dovuto prima di tutto a ragioni politiche.
Esprimo anche così, la mia critica allo spirito e alla logica dell’Italicum, che sono già arrivati tra di noi prima ancora di essere approvato, portando una visione della democrazia, della rappresentanza e della governabilità che non mi appartiene, e che produrrà tanti altri Jobs Act, Sblocca Italie, Leggi di stabilità e “Buone scuole”, secondo impostazioni di impronta marcatamente centrista.
Il PD di oggi pretende di essere unico interprete del centro-sinistra, con molto più centro e molto meno sinistra. Una specie di Partito Unico della Nazione. Per questo, non rinnoverò la mia iscrizione nel 2015, e cercherò di impegnarmi per la costruzione di una rinnovata sinistra di governo.
La candidatura di Tommaso Fattori è parte di questo progetto di rinnovamento della sinistra. E chiedo alle tante persone di sinistra, che vorrebbero marcare la loro critica con l’astensione o con un voto di protesta, di dare invece una mano perché questo progetto cresca, e di vivere questo momento con impegno e solarità. Non siamo per nulla ripiegati su noi stessi.
Siamo qui, con la voglia di mettere in fila tanti SI, in modo solare e libero, e con la voglia di rimettere al centro della politica la felicità delle persone, il benessere collettivo, i beni comuni. Felicità, benessere e beni comuni sono ancora più importanti in momenti difficili come questi, per non perdere i valori per i quali è nata la sinistra: il solidarismo, il darsi da fare per gli altri, l’uguaglianza e la libertà.
Tommaso Fattori dimostrerà in questa campagna elettorale che esiste ed è viva una sinistra del SI, positiva, innovativa, colta, laica, anticonformista, che vuole misurarsi con il governo della cosa pubblica con una visione critica e autonoma, che opera per il bene pubblico senza subire il condizionamento di interessi privati. Una sinistra riformatrice e, per questo, radicale. Sarà il primo passo, ed è importante che abbia successo.
Mi piace anche il modo con cui Tommaso affronta questa impresa, con energia e competenza. Mi piacciono le esperienze che porta con sé e a cui dà voce, dall’impegno per un’Europa dei popoli al referendum per l’acqua pubblica. Nella sua impostazione c’è competenza, qualità morale e civile, dunque le migliori garanzie del buon governo. L’attenzione agli altri, alle persone e alle formazioni sociali, è garanzia di serietà e di ricerca di mediazioni virtuose.
4.
SI, bisogna reagire alla rassegnazione
La sinistra non è rassegnazione. In Toscana la sinistra ha fatto cose buone, nel passato e anche nella legislatura che sta per concludersi. Ma il futuro non dice nulla di buono. Il futuro parla soprattutto il linguaggio del Governo Renzi, a tutti i livelli, che ci porterà – se nulla cambia – una sanità pubblica senza prospettive, una scuola pubblica ancora troppo povera, poco lavoro e sempre precario, la rinuncia di fatto alla lotta alla povertà, un ambiente sempre in contrasto con lo sviluppo, e istituzioni locali abbandonate a sé stesse. E infine una Regione rassegnata a perdere ogni positiva spinta autonomista.
Bisogna reagire alla rassegnazione, all’idea che nulla è possibile oltre i confini dati, quasi che fosse naturale e moderno adattarsi all’esistente. Bisogna dire che tutto questo non va bene. E che la crisi non si affronta con la rassegnazione.
La mia scelta di impegnarmi a favore di Tommaso Fattori non è dunque per nulla una scelta “contro”, è una scelta “per”.
Ma penso che il successo di Tommaso Fattori sia anche il modo migliore per convincere il PD, più di ogni altro discorso astratto, a uscire dalla negativa autosufficienza in cui è caduto, dalla pigrizia programmatica, dalla riduzione dell’orizzonte riformatore. Non ho mai creduto ai partiti onnipotenti, che tutto possono fare, tutto e a volte anche il suo esatto contrario.
5.
Guardare al futuro
Per molti di noi, il passato migliore – anche recente – è perduto e strappato. Ma non si può restare a piangere sul latte versato. Questi sono tempi nei quali occorre decidere di darsi da fare, con coerenza e con convinzione. Non si può restare fermi ad aspettare.
La mia vicinanza a Tommaso Fattori, alle compagne e ai compagni ritrovati di Sinistra Ecologia e Libertà che si sono messi con generosità a disposizione di un progetto più ampio, mi darà un’altra spinta al cambiamento, mi aiuterà a riconquistare – da posizioni indipendenti – lo spazio perduto di una riformismo radicale. Più avanti, sono sicura che mi ritroverò con altre donne e altri uomini della sinistra progressista e laica a costruire un nuovo soggetto politico. Non di testimonianza, non minoritario, ma legato alla visione comune che ci aveva fatto tanto sperare, al momento della fondazione del PD, in un soggetto politico di sinistra e di governo. Conto molto sul fatto che Tommaso Fattori vorrà essere non solo un bravo legislatore e amministratore ma anche un riferimento importante per realizzare il progetto di una sinistra rinnovata.
Voglio dirlo con chiarezza: in Toscana non c’è da avere paura nella destra, la destra è fuori gioco come forza di governo. La sinistra invece è tutta in gioco. Si può fare molto, e molto è nelle mani del popolo della sinistra. Mai come oggi questo è un voto utile.
Cercherò di portare un contributo di idee, seguendo le aspirazioni e le priorità di cui mi sono fatta sempre portatrice. E conto di essere ascoltata. Scuola pubblica, welfare, beni comuni, laicità e diritti civili sono le cose a cui tengo di più. E anche quelle che più mi legano a ciò che Tommaso Fattori va dicendo.
Ho dunque i miei accenti, e non devo certo rinunciarci. Provengo da un’esperienza di governo, sia perché sono stata assessore a Firenze, sia – più recentemente – per la mia partecipazione, insieme al PD e ad altre forze di sinistra, alla maggioranza che ha retto la Regione con il programma del 2010. Da queste esperienze porto convinzioni e anche punti di vista autonomi. Sulle cose essenziali c’è identità di vedute. E l’essenziale è ciò che vogliamo fare di buono per la Toscana e per l’Italia.
Metterò, poi, a disposizione le mie idee sulla Regione del futuro, sul rinnovamento dell’istituzione, sulla necessità di recuperare l’elaborazione autonomista della sinistra toscana, contrastando l’idea regressiva che le Regioni debbano essere pesantemente ridimensionate. Io la penso diversamente, forse perché vengo da una tradizione che sull’autonomismo e sul regionalismo ha fondato un’idea precisa di Stato moderno. Anche qui, conto sul fatto che Tommaso Fattori sappia proporre una Regione più attiva, meno rinunciataria,
rinnovata nei suoi fondamenti costituzionali, fattore di ricostruzione unitaria delle istituzioni comunali; una Regione della Partecipazione, dell’Ambiente, della Salute e dell’Istruzione. Meno potere per il potere, più azione per organizzare e migliorare i servizi ai cittadini. È la Regione più profondamente legata all’esperienza della sinistra, al buon governo, all’uso responsabile delle risorse.
Le cose da fare non mancano di certo. Non c’è scampo: per chi vuole una Toscana rinnovata la scelta è a sinistra.