Le primarie e le donne

gennaio 6, 2013admin2013, I miei ARTICOLI0

Articolo pubblicato su La Repubblica – Firenze, del 6 gennaio 2013

La stagione delle primarie è stata una scommessa vincente del  Partito Democratico. Ha ristabilito un clima di fiducia nel popolo del centro sinistra, ha rimesso nelle mani delle cittadine e dei cittadini il potere fondamentale di scegliere persone e programmi, ha permesso di superare il deficit di democraticità nella composizione delle liste e – fatto di grande rilievo – ha rappresentato una prima svolta in tema di affermazione della democrazia paritaria.

Il voto ha premiato le donne, e in Toscana questo è avvenuto un po’ dovunque, marcando un deciso cambiamento di cultura politica. Le candidate donne sono state protagoniste e non spettatrici. La scelta di voto per una donna non è stato un fatto residuale, è stata una opzione convinta, il riconoscimento della parità di genere e della qualità da imprimere al cambiamento della politica. E’ un errore madornale credere o far credere l’opposto, interpretando il voto alle donne come un voto di risulta, ancillare rispetto al voto agli uomini. Sicuramente il meccanismo della doppia preferenza di genere ha dispiegato i suoi effetti positivi, consentendo finalmente (contro la logica tipicamente maschile della preferenza unica) di poter esprimere il voto paritario. Se proprio si vogliono utilizzare vecchie concezioni sul “traino elettorale”, bisognerebbe riconoscere ciò che è evidente nel successo delle donne, e cioè che in molti casi sono state proprio le donne a trainare elettoralmente gli uomini. In sostanza, la democrazia paritaria – appena può esprimersi – si manifesta come visione della politica che ormai appartiene al popolo del centro sinistra, ed è frutto delle battaglie comuni delle donne nelle istituzioni e nei movimenti. Noi donne toscane siamo state sicuramente protagoniste di questa alleanza, con la sottoscrizione, lo scorso 13 ottobre, della Carta di Intenti tra tutte le  Consigliere  del Consiglio Regionale e dalla Rete Regionale del Coordinamento  dei Comitati Senonoraquando, e interpreti del cambiamento che è in corso.

Matura la consapevolezza che la politica di genere non è solo una questione di diritti individuali. Produce effetti positivi sulla società in generale, e richiede riconoscimento politico. Questi segnali – oltre a dare maggiore responsabilità alle donne – restituiscono fiducia nella politica da parte della collettività, e costituiranno uno dei punti di forza della campagna elettorale del PD e di tutto il centro sinistra.

Per noi toscani si tratterà di tradurre questa fiducia in una nuova legge elettorale regionale, che dovrà categoricamente fondarsi sulla realizzazione di una compiuta democrazia paritaria.

Daniela Lastri – consigliera regionale del PD

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