Le dimissioni di Claudio Fantoni (fb 3 giugno 2012)
Le dimissioni di Claudio Fantoni da assessore della giunta Renzi aprono un problema politico che il Pd ha il dovere di discutere. Ho letto con molta attenzione le parole che Claudio ha voluto dire per motivare le sue dimissioni. La cosa è seria, il richiamo al bene comune è molto forte. Tutti conosciamo Claudio, che è persona per bene, onesta, leale, un bravo amministratore e un politico responsabile. Se ha deciso di dimettersi va rispettato, come ha detto il sindaco, ma le sue motivazioni interessano tutti, non sono quelle di un tecnico prestato alla politica ma di un dirigente del PD. Non possono essere archiviate come fatto personale o incidente di percorso, non si può ricominciare come se nulla fosse stato. Mi aspetto che siano convocati gli organismi dirigenti del partito per fare una discussione collettiva sincera, per capire bene a quali problemi va incontro l’amministrazione della nostra città nel tempo di questa difficile crisi economica, e quali iniziative devono essere assunte dal PD per rinnovare l’impegno di tutti. “Prima Firenze”, si diceva tre anni fa, e tutti l’abbiamo interpretato come promessa di dedizione al buon governo. Se non è più così, se stanno cambiando le priorità, almeno abbiamo il diritto di saperlo.