La mia busta paga di consigliera regionale ammontava a circa 5.850 euro netti al mese onnicomprensivi di indennità e di ogni altra voce; di questi, ogni mese versavo 1.000 euro al PD Toscano, secondo quantro stabilisce il codice etico del partito (fino al 31 dicembre 2012 1.200 euro, dal 2013 ridotti a 1.000 per effetto della riduzione dell’indennità di consigliera).

Tra giugno 2010 e giugno 2011 ho versato, inoltre, 10.000 euro al PD come contributo per la campagna elettorale sostenuta dal partito per le elezioni regionali.

Ovviamente, quando ho lasciato il PD ero in regola con i versamenti, anche per il periodo successivo al mio abbandono.

Posseggo un’auto, Volkswagen Tiguan 1.400, acquistata il 7 settembre 2012 e che ho pagato a rate, dopo che la mia vecchia auto (una Renault Scenic 1.600 del 2005) è stata interamente distrutta nell’incidente che ho avuto il 20 luglio 2012.

Posseggo un appartamento di 64 mq in zona Novoli, dove abito.

Non posseggo titoli, né forme particolari di risparmio. Ho due conti correnti bancari personali: uno – aperto tanti anni fa – presso il MPS, con il quale gestisco le mie spese quotidiane, l’altro – aperto nel 2013 – presso Unipol Banca per la migliore gestione dei pagamenti della mia assicurazione auto. Ho restituito periodicamente (alla mia famiglia e alla mia banca) i soldi che ho ricevuto in prestito per le primarie del 2009. L’ultima rata del finanziamento MPS (10.000 euro) l’ho pagata nel dicembre 2012.

Sostengo Save the Children e Oxfam.

Legge regionale 9 gennaio 2009, n. 3 (Testo unico delle norme sui consiglieri e sui componenti della Giunta regionale)

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